scuola popolare impresa

Scuola popolare d’impresa


Questo primo livello formativo, pensato come servizio sistematico e permanente, si propone d’intervenire su una condizione problematica evidente e importante. Numerose imprese sociali compiono sforzi considerevoli per l’assunzione di lavoratori svantaggiati e promuovere la vita indipendente. L’attività di produzione, confezionamento, marketing e vendita dei prodotti (agricoli o artigianali) o allocazione dei servizi in un mercato competitivo richiede notevoli capacità di gestione d’impresa.
Il target di riferimento in questo primo livello è costituito spesso da lavoratori svantaggiati (giovani o adulti, italiani o immigrati, in fase di uscita da comunità e centri di accoglienza per la cura di persone con gravi problemi di dipendenze e/o di patologia psichiatriche) o anche da lavoratori disabili (comunità e centri diurni per l’abilitazione di persone anche autistiche). La condizione di svantaggio può essere determinata non solo dalla patologia fisica o mentale ma anche da povertà di risorse familiari e sociali e da una scarsa possibilità di recupero di un’autonomia completa.

Per inserirsi in un’attività lavorativa reale nelle aziende produttive, queste persone hanno bisogno di una preparazione pre-professionale e professionale e di un accompagnamento all’inserimento o reinserimento lavorativo costanti.
Questo target è costituito, inoltre, da persone di bassa scolarizzazione, da adulti con esperienza lavorativa scarsa o nulla, da adolescenti con abbandono scolastico.
Alcuni di esse sono segnate da una condizione patologica particolarmente grave (autismo, malattia psichiatrica). Questa condizione sociale e culturale spiega il titolo di questo servizio formativo.
Scuola: percorso formativo sistematico e caratterizzato da una rigorosa metodologia didattica (l’apprendimento cooperativo).
Popolare: l’aggettivo si riferisce all’approccio formativo a “bassa soglia” e quindi alla previsione di tempi lunghi perché accompagna tutto il percorso lavorativo o dei laboratori pre-lavorativi (per le situazioni dove le condizioni di autonomia sono più compromesse). Al tempo stesso, il percorso formativo non rinuncia a indicare obiettivi impegnativi per rendere realistico sia l’inserimento lavorativo sia la sussistenza dell’impresa economica che assume i lavoratori svantaggiati.
D’impresa: l’obiettivo di questo livello permanente di formazione è di fornire le basi e di accompagnare costantemente i lavoratori alla realizzazione pratica di un’esperienza quotidiana d’impresa, dove essi (in maggioranza svantaggiati) possano essere coinvolti attivamente in tutte le fasi del progetto d’impresa e parteciparvi con il proprio contributo. I lavoratori diventano così abili a comprendere e formulare, nel lavoro guidato d’equipe, un’analisi d’impresa in grado di garantire la sostenibilità tecnica, gestionale, finanziaria, ambientale e socio-culturale dei diversi ambiti produttivi.

Questo servizio mira a offrire un contributo alla risoluzione di un problema sociale (la promozione e la valorizzazione di persone anche gravemente svantaggiate) preparandole a una vera condizione occupazionale o almeno (nelle situazioni più compromesse) di atelier pre-lavorativi.
Per orientarsi dentro il nuovo mondo globalizzato sono necessarie un’alfabetizzazione economica e una prima educazione ai valori della tradizione dell’economia civile.
La prima esperienza cooperativistica formò il popolo ai valori della sussidiarietà e diffuse la cultura solidaristica. Occorre ricollegarsi in modo creativo a questa storia gloriosa, cominciando dalla base più sprovveduta e abbandonata. Per ottenere il riscatto sociale, già J. Rawls suggeriva di investire le migliori risorse e attenzioni alla formazione scolastica dei meno dotati.






Questa scheda  è stata redatta da: Domenico Cravero   in data  10/11/2018