Scuola per dirigenti in economia civile
L’impresa può essere vista come insieme di risorse in tensione dialettica eppure legate tra loro. Il successo dell’impresa è dovuto al possesso di risorse scarse, uniche e inimitabili (che formano le competenze innovative), le capacità manageriali e la funzione imprenditoriale dell’impresa.
L’identità umanistica e sociale delle imprese del terzo settore deve specializzarsi rispetto ai criteri di riferimento della cultura capitalistica (compresa la critica agli stipendi dei manager che finché sono cercati nel mercato capitalistico comportano un investimento economico eccessivo e mandano in crisi gli antichi criteri di equità retributiva, pilastro dell’economia cooperativistica).
Risorse primarie sono quelle imprenditoriali, manageriali e finanziarie. Le funzioni manageriali fondamentali sono quattro: la R&S, la produzione, il marketing e la finanza.
Le risorse derivate riguardano invece il patrimonio commerciale e produttivo. Le risorse si danno sempre in forma circolare: dalla struttura organizzativa alle attività produttive, dai risultati operativi alla struttura; dalla cultura organizzativa agli investimenti e viceversa.
Le risorse possono essere distinte in imprenditoriali (capacità di orientare il percorso di sviluppo e di cambiamento dell’azienda) e manageriali (capacità di guidare l’azienda in modo efficace ed efficiente nel percorso individuato.
L’impatto dirompente che l’automatizzazione spinta ha sul lavoro rischia ancora di più di far perdere il suo valore di “attività umana” per ridurlo a semplice variabile dipendente dell’organizzazione economica manageriale. Questa tendenza può essere contrastata solo potenziando l’economia civile.
Coerente al metodo dell’economia della speranza è contare sulla lealtà di lavoratori motivati, contrastando il deterioramento provocato dal prevalere del solo profitto. La forza delle motivazioni ideali, anche solo di un numero limitato di persone, incide efficacemente sulla gestione di un’impresa e sui comportamenti dei meno motivati.
L’economia è scienza grande quando il valore delle cose, diventa co¬scienza critica della società e si preoccupa per il pane di tutti. La scienza dell’economia può aiutarci a intraprendere stili di vita sostenibili. Con i nostri acquisti è in nostro potere premiare le imprese più innovative.
Con la saggia gestione delle nostre imprese di economia civile possiamo trasformarle in eccellenze virtuose.
Nell’economia della speranza la densità del valore è la vera forza di eccellenza anche se il traguardo è particolarmente impegnativo.
Ogni impresa e ogni attività che segua la traiettoria di questo approccio economico costruisce una catena del valore che ingloba anche il movente ideale e la storia civile che essa incarna. Il potenziale di speranza che questa economia incorpora nel processo lavorativo innesca un processo di storytelling e un flusso emozionale che trasporta il movente ideale anche nell’acquisto e nell’utilizzo. Si può andare oltre l’attuale fase e crisi del capitalismo individualistico ritrovando le radici della tradizione civile. La vita economica, infatti, non è solo animata e orientata dalle grandi imprese e banche, ma anche da tanti fondatori di cooperative e Ong, associazioni di volontariato o imprese civili, che insieme formano una originale via italiana al mercato e all’impresa.
Questa scheda è stata redatta da:
Domenico Cravero
in data
10/11/2018