Il processo della formazione

  E’ richiesta, innanzi tutto quindi, la disponibilità al cambiamento e il continuo sviluppo delle conoscenze (contenuti, cultura, formazione permanente personale, aggiornamento).
L’autentica formazione sa combinare insieme saperi antichi e nuovi, è capace di rendere viva la tradizione, di attualizzarla nella novità dell’oggi e di aprirla all’imprevedibilità del domani.
Nei processi di formazione e d'apprendimento, centrale però è l’esperienza del cambiamento: imparare cose nuove è una reale modificazione di sé, quasi una rinascita.
La formazione crea e mette in azione nell’impresa una comunità unita simbolicamente da un movente ideale che impara a gestire l’impresa in modo competente.
Il gruppo di formazione accompagna e rende possibile un’autentica rigenerazione della persona dove l’”io” diventa “noi” e il “noi” ridiventa “io” (lo stesso “Io” di prima ma non più il medesimo). Si esclude il plagio ma si promuove il cambiamento.
 
Il lavoro immateriale esige una buona attitudine alla cooperazione perché lavoro ed economia sono sempre opera collettiva.
Per creare queste disposizioni la metodologia formativa preferisce l’interazione alla lezione frontale, la sperimentazione alla disquisizione teorica della conoscenza. Il lavoro formativo richiede, quindi, una nuova e impegnativa disponibilità all’apprendimento cooperativo (al cooperative learning e cooperative management) alla formazione autoregolata ed interiorizzata.
Nel confronto di gruppo prende forma e si mette in moto un percorso che prepara e "obbliga" a un passaggio: le idee di ognuno si articolano con quelle dell’altro, le contraddizioni possono convergere, i diversi punti di vista integrarsi. Lavorare e crescere in gruppo alimentano un processo che, se adeguatamente accompagnato, tende a rompere gli stereotipi, a prospettare comportamenti e pensieri nuovi e imprevisti. La comunicazione che si compie in gruppo non è descrivibile semplicemente come “scambio d’informazioni”, quanto piuttosto come “perturbazione” reciproca. Questo concetto rende più chiaramente l’immagine dell'apprendimento inteso come evoluzione comune, come cammino formativo.
    La formazione al lavoro immateriale stimola e fa crescere la disponibilità all’integrazione di conoscenze disciplinari diverse e anche contrastanti.
Le conoscenze teoriche s’incontrano con le abilità pratiche, i saperi umanistici si combinano con le nozioni dell’economia, la capacità emozionale cresce con l’abilità della comunicazione. L’operatore economico, infatti, dispone di competenze ampie e diversificate che fanno di lui un “integratore della conoscenza”. Si sviluppano in lui le attitudini all’ascolto individuale e al lavoro in gruppo, la disponibilità all’adeguamento e la capacità d’innovazione, l’adesione di ruolo e l’esercizio della leadership, la ricerca delle basi di sicurezze e la disponibilità ragionata al rischio.
La formazione basata sull’integrazione del sapere, cura ogni sorta di sinergia virtuosa tra le diverse discipline ed esperienze dei partecipanti. La sinergia è l’azione combinata di saperi differenti, anche non omogenei, dove i singoli effetti e risultati sono potenziati dal loro entrare in rapporto.







Questa scheda  è stata redatta da: Domenico Cravero   in data  10/11/2018